Non solo fumetti


Questa pagina nasce per scopi ben diversi dal resto del blog;  di recente mi sono trovato a portare avanti una discussione piuttosto articolata a proposito dell’integrità morale della Chiesa Cattolica,  nata sulle pagine del blog di TuttoQua di cui vi segnalo il link.
Per rispondere meglio ad una serie di osservazioni che mi sono state fatte, ho deciso di aprire questa pagina apposita in modo da argomentare con calma le mie idee.
Ci tengo a sottolineare che tutto questo non è scritto per convincere chi legge a cambiare le proprie credenze; la fede è un fatto che va al di là delle dimostrazioni, per cui il credere o non credere che Gesù è risorto comporta inevitabilmente a modi di valutare la realtà completamente diversi.
Vi invito solo a non essere superficiali nel formare i vostri giudizi ed a cercare di scorgere la verità che si cela spesso dietro la coltre di baggianate che ci propinano i media; vi accorgerete forse che anche chi la pensa diversamente da voi potrebbe avere dalla sua delle argomentazioni credibili e meno ingenue di quanto non pensiate…
- Chiesa e Scienza:
Ribadisco una semplice constatazione: se la Chiesa è sempre stata un’ostacolo al progresso, com’è che nelle zone del mondo “libere” dalla sua influenza e dalle sue credenze negli ultimi 2000 anni non si sono registrati progressi autonomi rilevanti?
Cosa ha donato la cultura indiana all’umanità? Lo Zero, appunto! E poi?
La Cina ha scoperto la polvere da sparo… e in mille anni ci ha saputo fare sì e no i fuochi d’artificio.
In Africa raramente si sono formate civiltà che non fossero semplicemente tribali… l’unica eccezione è stata l’impero Ottomano (anch’esso unito da una fede monoteista!), che ha fornito qualche fugace contributo matematico e filosofico.
In America… i Maya saranno anche stati bravi astronomi, ma la loro civiltà è rimasta per secoli e secoli nell’assoluto immobilismo culturale e scientifico! I nipoti Maya vivevano esattamente come i loro nonni ed i nonni dei nonni!
Vi rivelerò una cosa che forse sembrerà assurda ai non credenti, ma vi assicuro da cattolico praticante che è così: la Chiesa non potrà MAI essere contraria alla Scienza, anzi!
Per la Chiesa la Scienza è una disciplina importantissima, perchè è lo studio della realtà… ovvero lo studio del Creato! Tramite la Scienza possiamo meglio apprezzare ciò che Dio ha creato, e la sua perfezione! Ben vengano gli esperimenti del Cern, le esplorazioni spaziali, lo studio della genetica (disciplina oltretutto fondata da un frate…)! Per un cristiano tutto ciò va a maggiore gloria di Dio.
Anche se comunque questo è l’atteggiamento complessivo della Chiesa, non escludo che alcuni suoi membri abbiano potuto commettere gravi errori… scommetto però che siano meno di quanti non si creda.
Se risulterà interessante sono disposto ad approfondire il discorso dell’oscurantismo… per il momento mi limito a dire che Galileo continuò ad andare a Messa tutti i giorni durante la sua vita… segno che forse non si è sentito poi trattato così male.
Parlando di suffragio universale e visione delle donne, sapreste indicarmi un esempio di civiltà non cristiana che abbia sviluppato tali valori più del cattolicesimo? Che unica tra tutte le religioni pone come oggetto di profonda adorazione una donna come la Madonna?!
Se riprendiamo l’esempio della tanto osannata cultura orientale ci rendiamo conto che lì le donne valgono meno di niente, ed il suffragio universale un concetto a stento traducibile… Vi ricordo che ad esempio in India la società è crudelmente divisa in caste di potere inamovibile!
Ogni tanto mi citano l’esempio dell’antica Grecia e di Atene, dove dicono che sia stata inventata la democrazia; peccato che per essere considerato cittadino dovevi essere un maschio capo di famiglia e proprietario terriero, con buona pace di schiavi (schiavi!!!), servi, poveracci e naturalmente delle donne.
A chi dice che la Chiesa ha aiutato la scienza all’inizio, ma ora che la modernità ha smascherato le sue contraddizioni è ormai diventata un anacronismo vivente, mi permetto di dissentire: personalmente più studio ed approfondisco le scoperte scientifiche del XX secolo più trovo in esse motivazioni a sostegno della mia fede!!! Con calma vedrò di citare alcuni esempi, ma prima preferisco chiarire una cosa:
Se quello che dico è vero, da cosa derivano gli APPARENTI contrasti tra scienza e fede?
1 – Innanzitutto vediamo di chiarire cos’è la Scienza: se non sbaglio è Aristotele che ha coniato la distinzione dei termini “fisica” e “metafisica”: la Scienza si occupa appunto dello studio del mondo fisico (ovvero percepibile e misurabile dai sensi); la metafisica si occupa di tutto ciò che non è scienza, ovvero ciò che non è percepibile, e la religione fa parte di questo ambito.
Scienza e religione occupano quindi ambiti perfettamente complementari paralleli tra loro, che idealmente non possono essere in conflitto.
I conflitti nascono quando si pretende di utilizzare le conoscenze scientifiche al di fuori dell’ambito fisico, per giungere ad affermazioni che invece ricadono nell’ambito metafisico.
Dire che la vita sulla terra non è sempre stata come la vediamo ora ma che ha subito un’evoluzione, non è di per sè una negazione della creazione; semplicemente sposta la domanda dal “Da dove nasce l’uomo?” al “Da dove inizia la catena di eventi che ha portato alla nascita dell’uomo?”.
Idem per il Big Bang; la domanda “come è nato l’universo?” diventa “Da dove e perchè ha avuto origine il big bang che ha fatto nascere l’universo?”. A queste domande la Scienza non può dare una risposta definitiva, perchè altrimenti uscirebbe fuori dal suo ambito fisico nel quale è padrona indiscussa.
(Piccolo inciso, secondo la teoria moderna il Big Bang sarebbe stato un punto di discontinuità dello spazio tempo, per cui non ha scientificamente senso indagare su cosa abbia potuto originarlo, visto che tramite osservazione non è possibile ricavare informazioni su cosa sia successo prima di esso!).
2 – Ribadisco che per il cattolicesimo la vera Scienza è sempre BUONA (a patto che non degeneri in pseudo-scienza); non è però da confondersi con la TECNICA, che di per sè non si occupa di ampliare la conoscenza quanto piuttosto applicarla per ottenere un risultato pratico che migliori (almeno in teoria) la vita dell’uomo. La tecnica quindi è un prodotto della scienza, e non può dirsi nè BUONA nè CATTIVA: è semplicemente uno STRUMENTO nelle mani dell’uomo. E’ lo scopo per il quale utilizzo lo strumento che può essere buono o cattivo.
Se ad esempio uso un martello per costruire una casa, lo uso per uno scopo BUONO. Se uso lo stesso martello per rompere la finestra del vicino, lo uso per uno scopo CATTIVO.
Vi faccio un esempio meno banale: se uso la genetica per curare malattie, faccio una cosa buona. Se la uso per creare neurotossine ed armi batteriologie faccio una cosa malvagia.
Mi pare quindi che si possa essere tutti d’accordo nel dire che ci sono usi della TECNICA giusti o sbagliati. Il problema si riduce quindi allo stabilire COSA sia giusto e cosa non lo sia… e qui entra di nuovo in ballo la morale, che trascende la scienza e quindi non può essere dimostrata o confutata. Vi ricordo che il fatto di credere o non credere può portare a sviluppare sistemi di valori morali ben differenti, ma comunque degni di essere rispettati.
Preso atto di questi due chiarimenti, credo che si possa risolvere ogni apparente contrasto tra scienza e religione. Potrei approfondire tanti esempi di queste incomprensioni, come la teoria di darwin (che dal punto di vista cattolico non dà nessun fastidio, mentre dal punto di vista scientifico presenta comunque delle debolezze intrinseche non indifferenti), o le ipotesi sugli universi paralleli (parafrasando Padre Pio: “perchè dovremmo limitare la fantasia di Dio ad un unico Universo?”), le teorie sulla materia oscura e sull’universo “ciclico”… ma il discorso si dilaterebbe ancora di più!
Tutte queste scoperte scientifiche possono essere tranquillamente accettate da un credente, che anzi può trovarvi ulteriori conferme della sua fede.
Del resto la Scienza stessa non si fonda su postulati, ovvero su enunciati non dimostrabili e ai quali dobbiamo credere per “fede”?
Parliamo di Matematica, la Scienza Suprema utilizzata come linguaggio per costruire tutte le altre scienze: ogni giorno ci svegliamo nella convinzione di vivere in un mondo euclideo, fatto di rette parallele che non si incontrano mai e di triangoli la cui somma degli angoli interni sia sempre 180°.. ma siamo davvero sicuri che sia così? Non potrebbe un giorno capitare di scoprire qualcosa che mandi in fumo tutta l’impalcatura della nostra conoscenza?
Il buon vecchio Godel ha DIMOSTRATO col suo Teorema dell’Incompletezza che è IMPOSSIBILE DIMOSTRARE la veridicità di un sistema assiomatico. Ovvero, non potremo MAI essere liberi dal dubbio che la nostra matematica sia sbagliata fin dalle sue fondamenta! Anzi,
Lo stesso dicasi per la fisica, il Principio di Indeterminazione di Heisenberg pone dei paletti ben definiti ai limiti entro i quali può spingersi l’osservazione umana della realtà. Oltre un certo punto si entra nel campo delle probabilità e dell’impredicibile, il che non ci permetterà mai di squarciare in maniera definitiva il velo che copre la realtà che ci circonda.
E’ innegabile il fatto che oggi la scienza è praticata principalmente da istituzioni laiche;  col tempo gli organismi nazionali ed internazionali hanno preso forma e solidità tale da potersi dedicare a tali attività… non ci vedo nulla di strano.
Oltretutto al giorno d’oggi la GRANDE ricerca scientifica non si può più fare ad alti livelli osservando le scimmie o le mele che cadono dagli alberi, bensì richiede investimenti ENORMI che solamente i grandi stati ricchi (o gruppi di essi) o le multinazionali possono permettersi…
Oggi nel mondo di vera ricerca se ne fa ben poca, ed è limitata ai grandi istituti come il CERN o la NASA.
La chiesa non sarebbe in grado di fare altrettanto, e comunque non sarebbe neanche tanto in linea con la sua missione spendere miliardi su miliardi di euro in laboratori e simili!
ciò non toglie che la Chiesa continui a gestire università importanti e rinomate, annoverando tra le sue fila numerosi studiosi e uomini di cultura.
Sinceramente non conosco la posizione del buddismo e dell’induismo nei confronti della Scienza moderna, per cui non mi sbilancio nel giudicare giudizi a proposito.
In campo sociale però mi pare evidente che l’induismo sia la religione più anti-progresso che ci sia, visto che il sistema delle caste è rigorosamente inamovibile e uno che nasce paria muore paria senza poter sperare qualcosa di meglio (in questa vita). La massima aspirazione per un induista non è quella di migliorare il mondo in cui vive, quanto quella di reincarnarsi e trovare il mondo già migliorato (per sè stesso).
Mah, e poi non mi risulta che l’India abbia poi prodotto tutti ’sti scienziati cervelloni ed illuminati..
Il buddhismo invece predicando il completo annullamento dei desideri mi pare ancora meno compatibile del cristianesimo con la moderna società, molto sensibile al piacere ed alla soddisfazione dei propri desideri. Inoltre il buddhismo predica il distaccamento dalla realtà fisica, vista come un impedimento dello spirito, per cui non so quanto un buddhista si senta portato all’indagine di tale realtà.
- La Chiesa e la sua influenza sul governo italiano:
Sento spesso parlare in giro delle ingerenze della Chiesa nel governo dello stato italiano; ma è veramente così?
Dunque, lo stato italiano raggiunge grosso modo la sua completezza con la conquista dello stato Pontificio e la presa di Roma, con conseguente spostamento della capitale che prima era a Firenze…. Non mi pare l’inizio di un’amicizia idilliaca tra stato e Chiesa!
I rapporti tra Chiesa e Regno d’Italia rimangono piuttosto tesi fino ai Patti Lateranensi del ‘29, primo documento bilaterale dopo ben 59 anni! Tali patti riconoscevano alla chiesa cattolica particolari benefici, come ad esempio il riconoscimento ufficiale del nuovo stato “Città del Vaticano”, l’antenato dell’8 per mille, l’insegnamento della religione a scuola e altro.
L’obiettivo di questo patto per lo stato italiano è quello di fungere da parziale rimborso per i numerosissimi beni (mobili ed immobili) che lo stato aveva espropriato (leggesi: rubato) agli enti ecclesiastici a causa delle leggi eversive.
A meno che non si voglia negare il diritto alla proprietà privata, mi pare evidente che nel rapporto stato-chiesa era quest’ultima la parte lesa, ed il PARZIALE rimborso che ha ricevuto dopo una sessantina d’anni non può essere considerato un particolare gesto di affetto quanto piuttosto un necessario gesto di giustizia.
Oltretutto molti di questi benefici nel corso degli anni sono stati estesi anche ad altri credi religiosi, e non sono più soltanto appannaggio della chiesa cattolica: si pensi all’8 per mille oppure alle esenzioni ICI per edifici di associazioni religiose, richiedibile anche per comunità ebraiche, protestanti, ecc….
Lo stato continua tutt’ora a concedere tali benefici perchè in quanto stato laico riconosce l’importanza del credo religioso (qualunque sia) nella vita della società e del cittadino.
L’insegnamento (facoltativo) della religione a scuola rimane appannaggio della sola chiesa cattolica per 2 motivi fondamentali:
1.l’importanza storico-culturale che questa religione ricopre nel nostro paese (che volenti o nolenti ha una lunga tradizione cattolica);
2. La grande difficoltà nello stipulare trattati equivalenti con i rappresentanti di altre religioni. Nel caso delle altre religioni mancano infatti gerarchie o associazioni riconosciute e legittimate a livello nazionale con cui lo stato possa relazionarsi e che possano fornire le stesse garanzie della chiesa cattolica (ovvero che si assumano la responsabilità delle persone che nominano, che possano presentare un programma unico per tutte le scuole a cui si impegnano ad attenersi…).
Nel caso in cui queste due condizioni venissero a mancare (o almeno la seconda, che è più legalmente vincolante e meno soggettiva della prima), non avrei problemi ad accettare insegnamenti religiosi diversi nelle scuole… La loro attuale mancanza però NON è da imputarsi all’egemonia della Chiesa.
Infine un’altra obiezione riguarda i fondi che la chiesa cattolica riceve dallo stato oltre all’8 per mille: in realtà la chiesa cattolica svolge anche importanti funzioni sociali, mantenendo e gestendo strutture come mense e dormitori per i poveri, istituti di carità, ospedali e cliniche per tossicodipendenti, eccetera eccetera… tutte attività che altrimenti graverebbero sullo stato! Lo stato quindi fornisce dei fondi alla chiesa per finanziare (in piccola parte) tali attività, anche perchè altrimenti se se ne dovesse occupare di persona spenderebbe molto di più!!!
Tali fondi non sono poi esclusivo appannaggio della chiesa, ma sono forniti a tutti gli enti benefici in base al loro ordine e grado, secondo il principio della sussidiarietà dello Stato.
Anche i fondi alle scuole private rientrano in quest’ottica: per ogni studente che rinuncia ad avvalersi della scuola pubblica, lo stato si risparmia un sacco di spese! Le tasse scolastiche versate dalla famiglia coprono infatti solo una minima parte del costo dell’istruzione di uno studente.
Se da domani tutte le scuole private d’Italia si convertissero a scuole pubbliche, si aprirebbe una voragine spaventosa nei conti del ministero! E’ per questo che allo stato conviene finanziare con qualche (piccolo) fondo le scuole private (TUTTE, non solo quelle cattoliche)…
Oltre a questo ci sarebbe ovviamente il dovere dello stato di tutelare il diritto di un genitore a scegliere il tipo di scuola in cui mandare i propri figli, che dovrebbe essere un diritto di tutti e non solo di chi se lo può permettere…
A proposito dell’ingerenza diretta del Papa… fino a prova contraria esiste la libertà di parola, per cui ognuno (persino il Papa) è libero di sostenere le proprie idee.
Essendo poi una guida spirituale cosa ci si dovrebbe aspettare che dica? Il bollettino metereologico?!
Ovviamente dispensa ai suoi fedeli insegnamenti morali, che possono essere capiti appieno se si condividono le sue stesse credenze. E la morale non è un’entità astratta, bensì qualcosa che influenza nel mio quotidiano il mio modo di agire! Se secondo la mia morale le ronde di quartiere sono sbagliate, agirò nell’ambito della legge per oppormi alla loro legalizzazione.
Ecco che quindi in caso di dibattiti politici su questioni morali rilevanti il normale insegnamento morale di una qualunque religione (o più in generale un sistema di valori) influenza le decisioni elettorali dei cittadini… e non vedo come potrebbe essere altrimenti.
La soluzione assurda a questa ingerenza quale dovrebbe essere? Una religione che tratta questioni e problemi completamente avulsi dalla vita di una persona? Una politica che si limita a discutere di bagatelle da condominio?
Il Papa e la CEI non si esprimono certo su quale sia la legge elettorale migliore o su come debba essere fatta la riforma delle pensioni… Al più possono esortare i politici a tutelare la vita delle persone anziane, perchè secondo il credo cristiano devono essere amate e trattate con dignità. E poi oltre a dire queste cose non possono certo spingersi più in là, perchè non hanno alcun controllo sulla politica!
Il Papa semplicemente si rivolge al Suo gregge, che guarda caso è anche composto da cittadini; chi non lo riconosce come pastore non è mica obbligato ad ascoltarlo!
Se poi i giornalisti si interessano agli interventi del Papa e della CEI, non è certo per carità cristiana; i giornalisti seguono quello che fa notizia e fa ascolti, e si vede che i pareri del Papa e della CEI (che non è certo composta da ignoranti..) suscitano interessi e non risultano così stupidi…
Il Papa oltre a parlare può “ingerire” ben poco; tanto che nonostante i “baciapile” accorsi in sua difesa gli è stato negato il discorso all’Università La Sapienza. In questo tempio della sapienza era stato invitato a tenere una LEZIONE e non un dibattito da talk show, ed essendo un docente universitario con quintali di credenziali non mi pareva così fuori luogo. Mi pare che nelle università la norma sia questa, non è che vengono invitati eminenti professori per dibattere e controbattere su quanto insegnano.
La lezione poi non verteva su verità rivelate, bensì su argomenti che erano e sono oggetto di studio da parte del mondo accademico, che si confronta con le pubblicazioni e non con i talk show.
Direi di aver coperto più o meno tutte le osservazioni che mi erano state fatte.. se avete qualcosa da aggiungere sono lieto di proseguire il confronto, sperando che sia costruttivo per tutti.

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